Applicazioni di Spettroscopia solare

Solar spectroscopy applications

 

Lo spettro della luce solare appare ricco di righe di assorbimento anche con un modesto spettroscopio: alcune di esse sono effettivamente causate dal sole, mentre altre appartengono all'atmosfera terrestre: la maggior parte delle righe deboli appartengono infatti sia al vapore acqueo (H2O) e cambiano di intensità a seconda del grado di umidità,mentre altre appartengono all'Ossigeno diatomico (O2) , queste ultime concentrate in gran parte nel rosso profondo ai confini dell'IR.Lo spettro solare vero e proprio costituisce tuttavia un laboratorio unico per gli appassionati di fisica e, perchè no, anche per gli appassionati di spettroscopia astronomica.Le righe della serie di Balmer dell'Idrogeno, del Calcio, del Magnesio e dell'Ossigeno diatomico sono evidenti ed appaiono, a media risoluzione, come nell'immagine sottostante (strumento TSA):

The solar light spectrum appears to be full of absorbtion lines also with a modest spectroscope: some of them are really caused by sun, while many others belong to the earth atmosphere, water vapor (H2O) and diatomic Oxigen (O2), these  mainly in the deep red, near IR.Sun spectrum is , anyway, an unique laboratory for spectroscpy amateurs: the Balmer Hydrogen serie,the calcium, sodium, and so on are evident and visible as follows:

 

Righe di assorbimento dei principali elementi del sole e dell'O2 atmosferico

Absorbtion lines of main solar elements and of atmospheric O2

 

 

A media dispersione le principali righe presentano questa apparenza:

At medium dispersion (TSA)

 

Ad alta dispersione e risoluzione lo spettro solare evidenzia le righe più sottili e gli elementi più diversi che lo compongono:(strumenti HIRSS e HIRSS2).Di seguito le righe degli elementi più importanti, con le lunghezze d'onda di riferimento per le eventuali calibrazioni.

At high dispersion and resolution (HIRSS and HIRSS2)

 

Righe del Calcio Ca2H &K

Tripletto del Magnesio

 

Righe del sodio Na1 e Na2

  

Riga H alfa

 

 

Righe atmosferiche dell'O2

 

 

EFFETTO DOPPLER

 

Spostamento delle righe solari per effetto doppler e determinazione della velocità di rotazione

Doppler shift of solar absorbtion lines and determination of rotation speed

 

 

Una prima applicazione interessante è data dall'uso delle linee di assorbimento del sodio quale fonte di  misurazione dello spostamento delle righe tra punti sul bordo solare sufficientemente vicini al senso di rotazione  Est - Ovest dovuto all'effetto Doppler - Fizeau. L'orientamento della fenditura, stabilita per l'uso di HIRSS come spettroelioscopio, non ha permesso l'esatto posizionamento della medesima sul bordo solare Est e Ovest, ma su quello  N/E e S/O, ciononostante lo spostamento è stato nettamente controllabile e ripreso con la camera Philips Toucam III.La differenza di lunghezza d'onda delle righe tra i bordi è dovuta al fatto che, per effetto della rotazione solare da Est a Ovest ,i gas dell'atmosfera solare sul punto Est si avvicinano all'osservatore terrestre, mentre quelli del lembo Ovest si allontanano, conseguentemente le righe relative appaiono spostate verso il blu nel primo caso e verso il rosso nel secondo per l' effetto Doppler - Fizeau.Ovviamente tale spostamento è molto piccolo, pari a centesimi di Angstrom, ma comunque avvertibile con spettroscopi di sufficiente potere risolutivo.Il doppietto del sodio costituisce la caratteristica ideale dello spettro solare per tale genere di osservazioni, a causa della presenza, al suo interno di una riga ben marcata dello spettro solare, quella del Nickel, e di due vicine righe dovute al vapore acqueo atmosferico, e quindi non appartenenti allo spettro solare, ma all'atmosfera terrestre.Ovviamente, mentre la riga del Nickel presenta lo shift, le altre non  presentano alcun spostamento, servendo come righe di riferimento.Nella Fig .7 sono riportati i risultati dell'osservazione,effettuata il 6 maggio 2008 alle ore 8.00 circa TU, con i due spettri, del settore S/W e quello N/E sovrapposti:

First application, on the sodium absorbtion lines may be done  trying to measure the doppler shift  of solar spectrum between points near the East- West rotation direction of the sun disk.The slit position for spectrohelioscope imaging didn't make possible to place it exactly tangent to east- west limbs, but  only in N/E - S/O direction, anyway, the spectral shift was clearly visible trough the images taken by my BW Philips Toucam Camera.The different wavelenght of lines on the limbs is due to the fact  that   solar atmosphere of the east limb approaches to us, (so the related wavelenght is blue shifted) while the one of  west limb, going far from the observer, is red shifted.The shift is very small (a few hundreds of Angstrom) but easy to observe with enough powerful spectroscopes.The sodium doublet appears as the ideal solar spectrum feature to do this job, as it presents, inside the two Na 1 lines, the thick Nickel line, which belongs to the solar spectrum and that is shifted, and two near lines of the water in the earth amosphere, that are not shifted and are used as reference lines.In the Fig 7 are shown the results of the may 5 2008 observation, with the two overlapped spectra.

 

 

        

    Fig 7: Spostamento Doppler della riga del Nickel per effetto della rotazione solare

Doppler shift of solar spectrum lines near the limbs

 

Lo spostamento misurato sulla riga del Nickel, dell'ordine di 1,5 pixel darebbe,tenuto conto della risoluzione spettrale di 0.05 a/pixel e sulla base della nota formula V = C x dL/Lo, dove C è la velocità della luce nel vuoto, dL la variazione di lunghezza d'onda ed Lo la lunghezza d'onda a riposo, il risultato di una velocità di rotazione , pari a (300.000 x 0,075 / 5892,88) x 1/2  = 1,88 Km sec, leggermente approssimata per difetto, tenuto appunto conto della posizione della fenditura, rispetto al valore riconosciuto della rotazione solare di 2 km sec.

The measured doppler shift on the nickel line, of 1,5 pixel is, considering the spectral resolution of 0.05 A/pixel and on the basis of formula  V = C x dL/Lo, where C is the speed of light, dL the wavelenght variation  and Lo the rest wavelenght, gave a solar rotation speed of (300,000 x0.075/5892.88) x 1/2 = 1,88 Km sec, slightly under the accepted value of 2 Km sec.

  

Effetto Zeeman

Zeeman effect

 

L'effetto Zeeman è un fenomeno che consiste nell'allargamento o sdoppiamento delle linee spettrali (in realtà anche in caso di allargamento si è comunque in presenza di uno sdoppiamento, solo che il potere risolutivo dello strumento usato è insufficiente per mostrarlo) a causa di un campo magnetico esterno:in gran parte degli atomi esistono molte configurazioni di elettroni con la stessa energia, in modo che le transizioni  tra queste configurazioni ed un'altra corrisponde ad una singola line spettrale.La presenza di un campo magnetico rompe tale equilibrio,dato che un campo magnetico intereagisce in modo diverso con gli elettroni con differente numero quantico, modificando lievemente le loro energie.Ciò provoca il risultato che, ove prima esistevano configurazioni con la stessa energia, tali configurazioni hanno ora energie diverse, dando luogo a diverse righe spettrali vicine.Senza un campo magnetico, ad es., le configurazioni a, b , c  e d, e e f della figura hanno la stessa energia e danno luogo ad una riga singola.In presenza di un campo magnetico i livelli di energia si diversificano dando luogo a molteplici righe.Essendo la distanza tra le righe sdoppiate proporzionale all'intensità del campo mmagnetico, questo effetto può essere usato per misurare il campo magnetico del sole e delle altre stelle.Non tutte le righe tuttavia mostrano allo stesso modo il fenomeno:le righe del ferro sono particolarmente indicate, e molte di esse giacciono vicino alle righe atmosferiche dell'O2 , utili per effettuare comparazioni, specialmente per dimostrare che un eventuale allargamento osservato delle righe del ferro non sia dovuto interamente ad effetti strumentali.

 

In most atoms  there exist several electron configurations with the same energy so that transitions between these configurations and another correspond to a single spectral line. The presence of a magnetic field breaks this , since the magnetic field interacts differently with electrons with different quantum numbers, slightly modifying their energies. The result is that, where there were several configurations with the same energy, they now have different energies, giving rise to several very close spectral lines.Without a magnetic field, configurations a, b and c have the same energy, as do d, e and f. The presence of a magnetic field (B) splits the energy levels. Therefore, a line produced by a transition from a, b or c to d, e or f will now be split into several components between different combinations of a, b, c and d, e, f. However, not all transitions will be possible.Since the distance between the Zeeman sub-levels is proportional to the magnetic field, this effect can be used by astronomers to measure the magnetic field of the Sun and other stars.Not all solar absobtion lines show  broadening or splitting: the iron lines are well suited for this use, and they often  lie near the O2 atm lines used for comparison, to demonstrate that the observed broadening or splitting isn't due to instrumental effects.

 

Zeeman effect.png

Le seguenti sono alcune righe del ferro particolarmente sensibili all'effetto Zeeman, ed individuate da amatori specializzati nel campo.

Some lines particularly Zeeman sensitive:

 Fe I   6137.0A      

 Fe I   6173.3A   

 Fe I   6232.6A   

Altre righe Zeeman sensibili:

 

Ca I   6572.8A,
Fe I   6574.3A, 
Fe I   6575.0A, (nearby water line)
Ti I    6554.2A
Ti I    6556.1A
Ca I   6572.8A
Ti I    5426.3A,
Mn I  5432.6A
Fe I   5225.5A
Cr I   5247.6A
Fe I   5250.2A
 
        
 

Nella seguente immagine dell'astrofilo francese Phil Rousselle si nota l'allargamento delle righe metalliche allorquando la fenditura dello spettroscopio è centrata sull'ombra di una macchia solare.Notare che l'allargamento della riga del ferro a 6575 A appare più pronunciata di quella della riga atmosferica vicina, indice che il fenomeno non è dovuto esclusivamente a cause strumentali.

In the following image of french amateur Phil Rousselle, is shown the broadening of metallic lines when the slit of spectroscope is centered on the umbra of a solar sunspot.Note that the broadening of 6575 line is more evident than that of atm line near it, so the observation isn't exclusively due to instrumental effetcs.

Nell'ulteriore immagine seguente, dell'autore, è mostrata la posizione della riga Fe1 a 6575 A rispetto alla riga Ha

In the following image is shown the position of Fe1 line at 6575A respect to the one of Ha line

     

Il 29 ottobre 2010, approfittando della presente di una regione attiva di una estensione accettabile su un disco solare interessato da un profondo minimo che dura da diversi anni, la 1117 (figura sotto, SOHO MDI), ho provato a testare la capacità di VHIRSS a registrare l'eventuale inspessimento delle suddette righe sensibili (ma non troppo) in prossimità della riga Ha,La scelta di tali righe, ed in particolare di una riga del Calcio, anzichè delle note righe del ferro "Zeeman sensibili" come quelle a 6173 e 6232 A è stata dettata dalla facilità di individuazione delle righe interessate usando come riferimento l'Ha (a 0,2 Angstrom di dispersione trovare ed identificare una piccola riga non è facile) nell'immagine che segue,presa a minore dispersione (0,056 A7pixel) si può avere un'idea del posizionamento della riga.

On  October 29 2010, taking advantage of  an active region of an acceptable extension on a solar disk affected by a deep minimum that has lasted several years,AR 1117 (the figure below, SOHO MDI), I tried to test the ability to VHIRSS record any thickening of these lines sensitive (but not too) near the Ha line, the choice of these lines, and in particular a line of calcium,  instead of iron lines note as "Zeeman sensitive" such as those in 6173 and In 6232 was dictated by ease of identification of interested lines using as a reference the Ha line (at 0.2 Angstrom dispersion find and identify a thin line is not easy) in the image below, taken at lower dispersion (0.056 A7 pixel) you can get an idea of the position of the line of Ca1 at 6572.8 A I took as target.

 

 

 

    

 

Il  test è stato effettuato ponendo al fuoco dello strumento, puntato verso il sole, una  videocamera Imaging Source DMK con sensore Sony con  pixel da 4,65 micron, per una dispersione di 0,02 A per pixel, che può sembrare elevatissima, ma che per tale approccio è il minimo indispensabile, tant'è che dopo tale esperienza sto pensando seriamente ad aumentare ulteriormente la risoluzione del sistema.Sono stati presi diversi filmati da 1000 frames ciascuno, e di essi è stato scelto il migliore, quindi i frames sono stati tutti mediati usando la routine di stacking del programma freeware "Registax 5". Il risultato è quello illustrato nella figura seguente:

The test was performed by putting  at the focus of the instrument pointed at the sun, an Imaging Source DMK camera with a Sony sensor with 4.65-micron pixel, at a dispersion of 0.02 A per pixel, which may seem high, but for this approach is the bare minimum, so much so that after this experience I am seriously considering to further increase the resolution of system.There have been made several movies of 1000 frames each, and  has been chosen the best, then the frames were all mediated by using the stacking procedure of freeware program "Registax 5. The result is shown in the following image:

 

 

 

                               

Il controllo degli effetti strumentali è stato effettuato con la riga del vapore acqueo atmosferico a 6572 A, che ovviamente non deve presentare alcun inspessimento .La striscia scura longitudinale che si osserva nell'immagine è data dalla macchia solare nell'immagine spettroscopica, mentre il bordo solare è dato dalla parte inferiore dello spettro.L'inspessimento effettivo della riga, lavorando al limite strumentale, è stato calcolato sia visivamente con l'uso di programmi di fotoritocco che diano le dimensioni in pixel, sia con Visual Spec, calcolando la FWHM della riga nei profili spettrali delle due immagini, quella con la macchia solare e quella senza, i profili sono stati croppati per "distendere" il continuo intorno alla riga e rendere più precisa  la misura della FWHM:il risultato è riportato nell'immagine sottoindicata:

The control of instrumental effects was carried out with the line of atmospheric water vapor at 6572.0 A, which obviously must not show any thickening. The longitudinal dark stripe observed in the image is given by the sunspot in the spectroscopic image, while the solar edge  is given from the bottom of spectrum.The actual thickening of the line, working on the instrumental limit, was estimated both visually with the use of editing programs that give the pixel dimensions, and with Visual Spec, by calculating the FWHM of line in the spectral profiles of the two images, one with and one without the sunspot: the profiles have been cropped to "stretch" the continuing around the line and make more precise the measurement of the FWHM: the result is shown in the image below:

 

 

La differenza è risultata di 0,066 A, corrispondenti a poco più di 3 pixel alla risoluzione adottata, pari ad un delta Lambda di +_ 0,033.Ora, la formula per trovare il campo magnetico in Gauss corrispondente a tale valore è la seguente:

The difference was of 0.066 A, corresponding to just over 3 pixels at a resolution adopted, equal to a delta lambda _ + 0.033. Now, the formula for finding the magnetic field in Gauss corresponding to that value is as follows:

 

 

Dove: lambda   è la lunghezza d'onda a riposo della riga

           e               è l'energia dell'elettrone dell'atomo coinvolto

           m             è la massa dell'elettrone

            c            è la velocità della luce nel vuoto

            g             è il fattore di Landè

            B            è il valore in Gauss del campo magnetico

Where:

             lambda    is the wavelength at rest of line
             e              is the electron energy of the atom involved
             m             is the mass of the electron
             c               is the speed of light in vacuum
             g              is the Landè factor
             B              is the value of the magnetic field in
Gauss


 

Nel mio caso è:

In my case is:

 

 

Nel mio caso , non avendo la possibilità di calcolare il fattore di Landè per il Calcio neutro a 6572 A, mi sono avvalso della consulenza di un amico astrofilo laureando in fisica, che mi ha indicato tale valore in 1.Sulla base di tale presupposto, il campo magnetico sarebbe di 1625 Gauss, e quindi non particolarmente intenso, tenuto conto che il minimo per le macchie solari si aggira sui 1500 Gauss.

In my case, not having the possibility to calculate the Landè factor of neutral Calcium at 6572.0 A , I relied on the advice of a friend amateur majoring in physics, which indicated to me that value in  1.On this basis, the magnetic field would be 1625 Gauss, and therefore not particularly intense, given that the minimum for sunspot is about 1500 Gauss.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  Inversione della riga Ha da assorbimento in emissione

Inversion of Ha line from absorbtion to emission

 

Osservazione del 30 settembre 2010 sulla riga Ha con POSS spectrohelioscope: ponendo la fenditura  in posizione tangente al disco solare si può osservare l'inversione della riga Ha da assorbimento in emissione.La riga si comporta inoltre come una finestra sulla cromosfera, lasciando intravedere alcuni particolari della sua composizione, come nel caso illustrato nell'immagine che segue.E' necessario tuttavia uno spettroscopio di adeguata dispersione e potere risolutivo, tale da fornire un'immagine della riga di almeno 15-20 pixel.

Observation, on september, 30, 2010, of Ha line with POSS spectrohelioscope: positioning the slit tangent to the solar disk we can observe the inversion of Ha line from absorbtion to emission.The line also behaves as a window on the cromosphere, letting to watch some features on it, as shown in the following image where a small prominence is visible into the line.It's, anyway necessary a dispersion and resolving power capable to give at least a line image of 15-20 pixel.

 

Spettroelioscopia

 

La spettroelioscopia è una applicazione relativamente nuova della spettroscopia solare, dovuta all'invenzione di George Ellery Hale, astronomo dell'Osservatorio di M. Wilson, nel 1924.Il principio dello spettroelioscopio è semplice; registrare l'immagine lineare del sole inviata da un telescopio alla fenditura di uno spettroscopio ad una data lunghezza d'onda e ripetere il procedimento con la scansione dell'intero disco.Inizialmente lo strumento si avvaleva di una fenditura di ingresso mobile che faceva la scansione del disco solare, ed una di uscita, con la lastra fotografica che si muoveva in modo sincrono con la prima: l'immagine finale era ottenuta accostando le singole immagini .Era possibile anche utilizzare una versione visuale dello strumento, utilizzando in ingresso ed in uscita un particolare prisma a quattro facce, rotante, detto di Anderson, per isolare l'immagine lineare e ripeterla ad una certa cadenza assicurando la visione dell'immagine finale per il principio della persistenza della visione sulla retina.E' stato anche usato come sintetizzatore un sistema di specchi oscillanti detto di Young.Precursori della costruzione di spettroelioscopi amatoriali sono stati gli americani Fredrick Veio e Leonard Higgins ed il francese Phil Rousselle.Qui di seguito è riportato lo schema di uno spettroelioscopio di tipo Erbert, con sintetizzatori a specchi oscillanti di Young, proposto da Leonard Higgins:le lunghe focali in gioco per ottenere immagini del disco solare di  grandi dimensioni prevedono tuttavia che lo strumento, molto ingombrante e pesante, sia fisso e che la luce solare gli venga inviata tramite un celostata.Notare la posizione dei sintetizzatori, immediatamente dopo le fenditure di ingresso e di uscita.

Spectrohelioscopy is a relatively new field of research in solar spectroscopy, due to the invention of George Ellery Hale, M. Wilson Astronomer, in 1924.The basic principle of spectrohelioscope is quite simple,to register the linear image of the sun sent by a telescope to the slit of a spectroscope at a given wavelenght , repeating the process for the whole disk.A visual type of the istrument uses, in input and output, a particular cubic prism, called Anderson prism, to select the image of the line on the slit,in order to ensure the vision of the final image thanks to the principle of the persistence of vision on the retina.Another sintethyzer system was the one of nodding mirrors,as the one shown in hereunder spectrohelio project by Leonard Higgins.The american amateur astronomers Leonard Higgins and Fredrick Veio were the first to develop the very high resolution spectrohelioscopes shown in the following photo.Among the others, i remember the french Phil Rousselle.

 

 

 

Inutile dire che l'autocostruzione è un percorso obbligatorio di simili strumenti, dato che non sono disponibili sul mercato per usi amatoriali.Occorre anche dire che questa postula un livello di impegno, di conoscenze e di capacità personali decisamente fuori dal comune, tant'è che gli autocostruttori di spettroelioscopi si contano sulla punta delle dita o quasi a livello mondiale.Gli sviluppi dell'informatica negli ultimi anni hanno tuttavia fornito una possibilità minore per usare simili strumenti: esistono infatti routines di software che permettono di mettere insieme, l'una accanto all'altra, centinaia di singole immagini della colonna centrale di 1 pixel di una qualsiasi riga di interesse, per formare un'immagine del disco solare in quella riga.Ciò permette di evitare la costruzione del componente ottico - meccanico - elettronico più complesso e difficile di uno spettroelioscopio, il sintetizzatore,fornendo capacità di spettroelioscopio anche a spettroscopi ad alta risoluzione, ma di modesto ingombro  peso e maggiore facilità costruttiva quale, ad esempio, il mio VHIRSS.Il procedimento è abbastanza semplice: si punta con il cannocchiale di uno spettroelioscopio su montatura equatoriale (ma andrebbe bene anche un'altazimutale motorizzata) il disco solare facendo sì che la fenditura sia tangente al bordo inferiore del disco solare stesso,si inserisce nel portaoculari dello strumento una webcam o videocamera CCD.E' bene precisare che lo spettro con la riga da osservare dovrà apparire sul monitor abbastanza chiaro,con la riga stessa chiara e la restante parte dello spettro sovraesposta.Dovrà, inoltre, essere data la massima cura per la messa a fuoco sia del bordo dello spettro (che sarà il bordo solare) che della riga in questione (che fornirà le caratteristiche dell'immagine solare) muovendo opportunamente sia l'obiettivo che invia l'immagine alla fenditura, sia la messa a fuoco dello spettroscopio .Fatto ciò si ferma (se operante) il moto orario in AR della montatura equatoriale, e si lascia scorrere l'immagine del disco solare sulla fenditura attivando contemporaneamente la ripresa di un video con la camera stessa.A 10 fps il video avrà una lunghezza di circa 3 minuti , avendo cura di iniziare e terminare lo stesso quando lo schermo appare ancora nero, in modo da lasciare un bordo scuro ai lati dell'immagine.Avremo quindi un video di 1800 frames, sui quali, con appositi programmi , il principale dei quali è IRIS di C.Buil , potremo ottenere le singole immagini Fits (altri programmi ottengono direttamente BMP, ma non sono completi come IRIS).Si tratta ora di individuare la riga di interesse e selezionare la colonna corrispondente al pixel centrale della riga stessa, dopo aver ruotato (se necessario)tutte le immagini in modo che le righe risultino perfettamente  parallele all'asse Y dei frames.Si prende quindi la coordinata del pixel corrispondente alla colonna centrale della riga e con l'apposito comando (scan2pic di Iris) si opera la messa a registro di quella colonna in tutti i 1800 frames dell'esempio, ottenendo un'immagine di 1800 pixel di larghezza per l'altezza della risoluzione usata (nell'ipotesi che la camera abbia una risoluzione di 640 x 480, avremo un'immagine del sole nella riga osservata di 1800 x 480), che andrà opportunamente riscalata per ottenere un formato identico all'originario.

It'useful to underline that self making is a necessity for such a kind of instruments, for the reason why they aren't present on the consumer market, so the amateur astronomers owners of spectrohelioscopes are very few in the world.Luckily,the last years development of informatics has given a minor chance to own such instruments:there exist, infact, some software routines that allow to put together, side by side, hundreds of frames of the column corresponding to the central pixel of a spectroscopic line, to get an image of the solar disk in the element producing that line.This allow to bypass the construction of the synthesizers, that are the most complex component of the instrument giving spectrohelioscope capability to hires spectroscopes.The procedure is quite simple:one aim with the telescope the sun, letting fall the bottom of solar disk image  onto the slit, activating in the meantime a camera or a webcam.Both the image of the interest line and the spectrum edge must be on focus, and the line overexposed.Now, we can stop the AR motion of the mount, if running, and let the solar image flow trough the list thanks to the apparent sidereal motion, taking simultaneously a film: this can usually take three minutes: when the PC screen will be black, we can stop the film.At the rate of 10 fps the film will get about 1800 frames, to be converted in fits,with the spectral lines properly aligned to the Y axes (if not, we can rotate the frames).We can then choose the column corresponding to the pixel at the very center of the line, and run the proper command (scan2pic in IRIS).We'll get an image of 1800 pixel in width and height corresponding to the webcam or camera output format, if 640x 480, for example, the image will be 1800x 480, so it must be scaled.

Nel caso di VHIRSS, nell'illustrazione che segue è mostrata la posizione di partenza dell'immagine del disco solare proiettata dal cannocchiale sulla fenditura, che poi è fatta "scorrere" sulla fenditura stessa, a moto orario fermo, dal movimento apparente della volta celeste:tale scorrimento  ed il filmato dello spettro sul monitor a videocamera attivata durano circa 3 minuti (180 secs).

In the case of VHIRSS, in the following image is shown the initial position of solar disk projected from the scope onto the slit, to let scroll down the slit itself with AR motion stopped .Such a scroll takes about three minutes to end.

 

Nel link che segue è mostrato un filmato ridotto dell'apparenza dello spettro nel corso dell'acquisizione della riga Ha con VHIRSS: si notano,come si è detto, i bordi frastagliati della riga dovuti ai movimenti del plasma:

In the following link is a short film of the appearence of spectrum centered on the Ha line during integration you can note the orizontal lines on the edge of Ha, due to the motion of plasma .

VHIRSS_Ha.wmv

Nell'immagine sottostante è invece mostrata l'apparenza del disco solare nella riga dell'Idrogeno alfa a 6563A e dell'Idrogeno Beta a 4861 A , come ottenuta con VHIRSS con il sistema dianzi descritto.

 The images hereunder show the solar disk in Ha and Hbeta lines at 6563 and 4861A

 

Scansione della riga Hbeta  dell'Idrogeno

Naturalmente ciascuna delle due immagini precedenti sono state ottenute con una sola elaborazione, generalmente quella del pixel corrispondente alla colonna centrale della riga (Ha , Hb o qualsiasi che sia).Man mano che si va verso il blu e verso il rosso , ricavando altrettante immagini dei pixel adiacenti, l'apparenza del disco solare cambia, come si può osservare dalla seguente figura:In genere l'immagine delle caratteristiche delle regioni attive vanno  sbiadendo man mano che si va verso le ali della riga interessata, nel caso in esame l'Ha.Notare inoltre nella sottostante immagine in altissima dispersione della Ha (0,02 A/pixel) le irregolarità ed i frastagliamenti orizzontali della riga dovuti ai moti convettivi della granulazione solare.

Obviously, each of previous images are the result of only one processing action, in the column at the very center of the line.Going away from the center, toward blue or red, the appearence of solar disk in that line changes, and some features in the active regions are less evident, as shown hereunder.

 

 

Spettroelioscopia

 

Spettroelioscopia solare in luce Ca2K

(Italian only)

 

Cromosfera solare in  luce  Ca II K dall’ala violetta al centro riga

 

Abstract

 

The purpose of present work is to visualize and understand the appearance of solar cromosphere in CaII K line at wavelengths among 3932,61 and 3933,68 A

 

 

 

 

La finalità del presente lavoro, realizzato il 28 luglio 2012, è quella di visualizzare ed indagare l’aspetto della cromosfera solare sole nella finestra di lunghezza d’onda di 1 A situata sull’ala della riga Ca II K verso la parte violetta dello spettro,che comprende il punto di stazionarietà K1v.Sono state a tal fine elaborate, da un filmato acquisito con VHIRSS, 37 immagini, ciascuna di 1 pixel, corrispondente a 0,029 A di ampiezza, per un totale di 1,07 A.La successione delle immagini  nella direzione dal blu verso il rosso sino al centro riga mostra in modo evidente il drammatico cambiamento dell’intensità in emissione della riga in corrispondenza delle regioni attive e delle facole e quindi dei forti campi magnetici che le contraddistinguono, nonché la grande differenza esistente, all’interno della riga, tra le ali ed il centro CaII K3, dove risultano anche visibili le caratteristiche cromosferiche simili a quelle del centro della riga Ha, come i filamenti e le proturberanze.

 

 

 

 

La strumentazione utilizzata

 

 

La strumentazione utilizzata per l’indagine è stato VHIRSS, acronimo di Very High Resolution Solar Spectroscope,  spettroscopio solare con capacità di spettroelioscopio digitale completamente autocostruito e messo a punto dal responsabile della Sezione Spettroscopia.VHIRSS è uno spettroscopio autocollimante collegato ad un rifrattore di corta focale che proietta l’immagine solare sulle fenditura dello spettroscopio stesso, secondo lo schema indicato nella figura1.La camera digitale è stata una I.S. DMK 41  con un sensore Sony ICX 205 AL con pixel da 4,65 micron.

 

 

 

 

 Fig. 1 Schema dello spettroscopio-spettroelioscopio digitale VHIRSS

 

 

 

La scansione del disco solare è  ottenuta ponendo il bordo inferiore dello stesso sul bordo della fenditura opportunamente chiusa (mediamente tra 1/20 ed 1/30 di mm) e facendo scorrere l’immagine del sole su di essa per effetto della rotazione terrestre attivando nel contempo la registrazione di un filmato con una videocamera digitale.

 

Il filmato dello spettro solare nella riga di interesse sarà poi trasformato in singole immagini formato Fits con un programma di conversione AVI-Fits.Da ciascun pixel che forma la riga spettrale indagata sarà infine possibile estrarre, grazie ad un apposito algoritmo del programma freeware IRIS di C. Buil, od altri simili, immagini complete del disco,come nell’esempio di seguito illustrato per la riga Ha nella fig 2: in sintesi il software affianca alla colonna relativa al pixel scelto tante altre colonne di 1 pixel l’una per quante sono le immagini Fits dello spettro ottenute durante la scansione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

        Fig2- Esempio della modalità di costruzione delle immagini

 

 

 

La procedura permette la emulazione totale di uno spettroeliografo di tipo convenzionale, consentendo di associare a ciascun pixel dell’immagine dello spettro lungo l’asse X e quindi ad una data lunghezza d’onda di dimensioni molto piccole (con VHIRSS ed una camera con pixel da 4.65 micron, 0,029 A) la corrispondente immagine solare.Mentre il formato dell’asse Y dell’immagine è quello nativo della camera usata,quello lungo l’asse X è dato dalla velocità di acquisizione scelta in rapporto alla durata della scansione: se , ad es, il formato immagine nativo è  960 x 1280 , le immagini che si otterranno saranno 960 X (To x Fps) dove To è il tempo necessario per effettuare la scansione del disco solare e Fps è il numero dei frames per secondo di acquisizione.Ammettendo quindi che To= 160 sec e Fps= 7,5, il formato immagine dell’asse X sarà 160 X 7,5= 1200.Avremo quindi delle immagini solari 960 X 1200 pixel.

 

 

 

Nonostante la relativa semplicità di costruzione e le imperfezioni conseguenti ad una costruzione casalinga VHIRSS è uno strumento capace di prestazioni notevoli in rapporto alle dimensioni esigue ed alla portatilità.Esso viene utilizzato per l’osservazione della cromosfera solare nelle lunghezze d’onda a 6562,85 A (Ha); 4861,33 A (Hbeta), 4340,47 (H gamma) , 3933,68 (Ca II K) e 3968,47 A (CaII H).

Nelle figure 3 , 4 e 5 si possono osservare un’immagine in luce H alpha a 6562,8 A e H beta a 4861,33 A del 13 maggio 2012 ed un confronto tra un’immagine Ha del 10 maggio 2012 con VHIRSS ed una dello stesso giorno dello Spettroeliografo dell’Osservatorio di Meudon a Parigi, di bel altro costo e potenzialità.Le righe orizzontali sono dovute a piccole imperfezioni della fenditura regolabile (commerciale, di basso costo).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fig 3- Immagine Ha ottenuta con VHIRSS il 13 maggio 2012

 

 

 

Fig. 4- Immagine H beta con VHIRSS del 13 maggio 2012

 

 

 

        

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fig 5- Confronto tra un immagine Ha di VHIRSS del 10 maggio 2012 ed una dello Spettroeliografo dell ‘Osservatorio di Paris Meudon.

 

 

 

VHIRSS si dimostra quindi uno strumento completo ed affidabile, al punto da non sfigurare nel confronto con strumenti professionali.

 

 

 

L’osservazione effettuata

 

Nel merito dello specifico lavoro di cui alle premesse, Nell’immagine  della fig.6 è mostrato l’aspetto della cromosfera al centro riga Ca II K3 per una banda passante di 0,37 A (poco più del doppio di 0,15 della effettiva larghezza dello stesso K3): le principali features cromosferiche, come i filamenti e le protuberanze sul bordo appaiono netti e ben incisi, così come le zone facolari.L’immagine integrata del centro riga è stata ottenuta dalla media di 13 frames (6 a destra e 6 a sinistra del pixel corrispondente al centro riga)

 

 

   Fig 6- Immagine del sole in luce CaIIK3 (centro riga) del 28 luglio 2012

 

Nel filmato che segue è invece visualizzata la successione di 37 frames da 0,029 A ciascuno nell’ala violetta della riga,che vanno quindi da 3932,61 A a 3933,68 A, nei quali è compresa l’immagine del punto di stazionarietà  K1v a 3933,32 A (posto  12 frames prima di quello del centro riga), come mostrato nella fig.7.Considerato che il coefficiente di assorbimento di una riga rispetto al continuo è funzione dell’altezza rispetto alla base della fotosfera e varia in modo continuo con la lunghezza d’onda (cfr Egidio Landi Degl’Innocenti “Fisica Solare”, Cap.5),la variazione del coefficiente di assorbimento della riga dall’ala verso il centro  permette di effettuare una sorta di tomografia dell’altezza della zona di cromosfera osservata sino a giungere a circa 2000 Km dalla  fotosfera nel centro riga K3.Ciascun frame   corrisponderebbe quindi ad una zona dell’  alta cromosfera . Notevolissimo il cambiamento dell’aspetto della cromosfera nell’ambito di un solo Angstrom, in primis per quanto concerne  la variazione della sensibilità della riga ai campi magnetici delle regioni attive, con il passaggio da assorbimento in emissione, e poi per la visibilità dei filamenti e delle proturberanze.

    

    Fig.7 posizione in lunghezza d’onda delle immagini oggetto della sequenza

 

 

 

 

 

Nella fig.8  la sequenza del filmato è condensata in 7 frames, dal bordo al centro riga, distanziati tra loro di 0,174 A

 

 

 

 

 

 

Fig 8- Sequenza di immagini da 3932,61 a 3933,68 A, intervallate tra loro da 0,174 A

 

 

 

Nella figura 9 (fonte NASA- Skylab) è mostrato il diagramma della atmosfera solare in base all’altezza, temperatura e densità.Da essa si può osservare il punto nel quale si colloca la parte di atmosfera solare osservata nel presente lavoro, al di sotto dei 2000 Km ed ai confini della zona di transizione tra Cromosfera e Corona.

 

 

Fig 9 -Diagramma dell’atmosfera solare in base all’altezza,   temperatura e densità fonte NASA –Skylab.

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